Torre dell’Orso perla della costa
Sicura sotto la sua torre consumata dallo scorrere inesorabile delle epoche ma indomita nella sua verticale posa di attesa, Torre dell’Orso appare come una delle preziose perle che si snodano lungo il litorale adriatico salentino tra San Foca e Otranto. Procedendo in direzione sud lungo direttrice che disegna il profilo orientale del tacco d’Italia, dopo aver attraversato un litorale che mollemente si protende verso il mare come in desideroso abbraccio, alternando le spiagge dorate all’arabesco sempre novo della scogliera, ci si imbatte, come per incanto, nel gigante segnato dallo scorrere della storia che sembra ancora intento a vegliare sul suo villaggio continuando a scrutare, aggrappato alla sua rupe, un orizzonte da sempre promessa e al contempo minaccia.
Questo orgoglioso pinnacolo ci appare subito non come un malinconico resto del passato, ma come uno tra i più sorprendenti aspetti d’ un paesaggio moderno. In un’epoca in cui si tende a restaurare tutto per cancellare le tracce del tempo, questa torre cinquecentesca porta i segni della profondità del tempo che incessantemente ci interroga: cosa fare delle nostre rovine, cosa fare di tutto ciò che è arcaico e sorpassato, e non può essere smerciato come un altro articolo di consumo. Il piccolo borgo che dalla torre ha ricevuto il suo toponimo e da essa si diparte, fa parte delle marine di Melendugno, e si affaccia direttamente su una suggestiva baia che, come candida epifania, si allarga tra il verde dei pini d’Aleppo che le fanno corona e il cobalto intenso delle acque che lievi ne accarezzano il profilo.
Il mare qui sembra voler dare confidenza al bagnante mantenendosi basso sul fondo per molti metri prima di aprirsi nel suo profondo segreto al largo, tingendosi di un blu intenso dai riflessi cangianti. A contrappuntare il paesaggio marino, si insinua la campagna con la sua terra rossa, i vigneti, i muretti a secco e la macchia mediterranea che mescola i suoi sentori e profumi di terra a quelli propriamente salsi del mare.
Da anni le marine di Melendugno e con esse Torre dell’Orso, si fregiano dell’ambito riconoscimento della bandiere blu grazie alle virtuose politiche ambientali attuate, alla garanzia di qualità delle acque, e ai servizi relativi alle spiagge. Ma non solo. Fondamentali sono anche gli accessi facilitati per i disabili (tra gli stabilimenti collegati al nostro portale spicca quindi il lido I Caraibi del Salento), i servizi igienici, l’assoluto divieto di accesso alle auto alla zona spiaggia, i dati delle analisi delle acque di balneazione, e tanto altro ancora. Sono criteri che di anno in anno diventano sempre più esigenti ma che puntualmente riescono ad innalzare le Marine di Melendugno tra le spiagge premiate.
A questo importante riconoscimento si è aggiunto nel corso del 2016 per Torre dell’Orso e le marine di Melendugno anche il titolo di Bandiera Verde 2016, premio dato alle località a misura di bambino scelte dai pediatri italiani.